Tra i calciatori in campo il ruolo del portiere è sicuramente prioritario. E’ colui che più di ogni altro è chiamato ad avere forza mentale e a trasmettere sicurezza. Questo l’obiettivo del mental coaching per i portieri: allenarli allo sviluppo della forza mentale.
Dal portiere ci si aspetta sempre che sia impeccabile.
Il numero 1 deve essere sempre pronto, leader, governare l’area di rigore, trasmettere sicurezza alla difesa e al resto della squadra.
Un portiere che infonde sicurezza, e che quando viene chiamato in causa è impeccabile, viene considerato un fenomeno e spesso non è il più talentuoso ma colui che per l’appunto è più forte e preparato mentalmente.
Succede che il portiere, giocando in una squadra forte, ha poche occasioni per “entrare in partita”, deve gestire tanti momenti morti della partita e ad ogni modo farsi trovare pronto, fisicamente e mentalmente quando la squadra avversaria si presenta nella sua area.
Con il mio metodo “elastico” le caratteristiche mentali che il portiere imparerà a sviluppare, sin dall’adolescenza, sono le seguenti:
- Concentrazione – allenamento al gioco interiore
- Sicurezza di sé – gestione emotiva dell’errore
- Leadership
- Prontezza di riflessi
- Autostima e convinzione di farcela
Queste caratteristiche mentali ed emozionali verranno allenate con esercizi mirati proposti durante le sessioni (on line in zoom) con lo scopo di migliorare le performance del portiere garantendogli il salto di qualità.
Ciò che limita le performance ottimali di un portiere è la disconnessione con il presente, il pensare a cosa potrebbe succedere o cosa è successo in precedenza, quindi di orientare i propri pensieri nel passato e nel futuro piuttosto che essere connesso al presente.
Ecco che risulta poco concentrato e poco reattivo.
Il portiere forte mentalmente che riesce ad essere connesso al presente sviluppa abilità straordinarie, quali l’anticipazione. Riesce cioè a capire in anticipo le intenzioni di chi sta per calciare nella sua porta. Percepisce le situazioni di pericolo tra i pali e nella sua area di rigore.
Con il mio metodo elastico, definito così perché si adatta alle caratteristiche di ogni singolo portiere, lo stesso estremo difensore, personaggio prioritario della squadra, si allenerà soprattutto a giocare in anticipo le sue partite in massima concentrazione.
Con il mental coaching portieri ci si allena a :
- Essere consapevoli che l’allenamento mentale può migliorare la vita quotidiana oltre che quella in campo.
- Permettere a se stessi di sbagliare senza criticarsi eccessivamente, capendo come interagire con il critico interiore, il cosiddetto impostore, facendolo diventare un alleato anziché un antagonista.
- Acquisire gli strumenti e la consapevolezza di entrare in sincronia, essere mentalmente dentro la partita, con molta più naturalezza e semplicità.
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One thought on “MENTAL COACHING PORTIERI”
Emanuele Gandini
Sono un allenatore di portieri del settore giovanile,vorrei avere più notizie in merito in base al vostro corso