Mental 2.0: perdere la testa. Spesso arrivano da me giovani talenti a cui capita altrettanto spesso di perdere la testa. Giovani promesse con certe, scomode, etichette cucite addosso: “in allenamento è un fenomeno ma in gara sparisce- e ancora – è potenzialmente un fenomeno ma con la testa non ci sta… ecc ecc”
Ho scritto a più riprese del mio metodo con i ragazzi e di come gestisco la preparazione mentale dei giovani atleti, per farli esprimere al massimo delle loro potenzialità. Se vuoi approfondire il tema puoi leggere questo articolo specifico. https://www.dmpersonalcoach.it/2018/07/13/lallenamento-zen-dei-giovani-atleti/
Ciò che mi preme evidenziare in questa rassegna Mental è l’esempio negativo dei grandi atleti. Mi riferisco al bomber laziale Ciro Immobile, il quale, per l’appunto, in campo ha perso la testa.
Cronaca(nera?). Inzaghi lo sostituisce, segue un duro battibecco in panchina tra lo stesso bomber ed il tecnico della Lazio.
L’attaccante biancoceleste, autore del gol del momentaneo 1-0, si dirige verso la panchina urlando e insultando Inzaghi, che gli ha intimato provocatoriamente di continuare le proteste. A quel punto si è verificato anche un confronto faccia a faccia tra i due.
Sui social, il giorno dopo, Ciro immobile si scusa.
La stampa riecheggia la notizia, l’esempio negativo e controproducente del Bomber di serie A è archiviato. Il caso è chiuso.
Morale? Dell’atteggiamento mentale non se ne parlerà più almeno fino al prossimo campione che, in campo “perde la testa”.
A breve, sostieni? Condivisibile.
Del resto gli infortuni sono all’ordine del giorno, verissimo. Ad ogni modo, sai qual è la differenza tra infortunio muscolare e mentale? Quello muscolare attenzionato e spulciato da medici, tecnici e preparatori; quello mentale? ahimè, delegato a terapeuti accademici e convenzionali o nella peggiore delle ipotesi a guru fai da te…
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