In precedenti articoli del mio blog ? https://www.dmpersonalcoach.it/category/blog/ ho scritto a più riprese dell’allenamento mentale degli adolescenti che seguo, impegnati, nelle più svariate discipline sportive.
Giovani talenti? Allena menti, postura e dialogo interno
Ciò che propongo, soprattutto agli adolescenti, è una preparazione mentale Zen. Ovvero, la scoperta della propria individualità, assolutamente imprescindibile, per introdurli al primo step: la connessione mente-corpo. Grazie alla quale sviluppano forza mentale, sana personalità e fisicità. ?https://www.dmpersonalcoach.it/2018/07/13/lallenamento-zen-dei-giovani-atleti/
Tutto questo è possibile grazie al lavoro propedeutico sulla postura. O meglio sull’atteggiamento posturale dei ragazzi.
Lo sai che la postura di tuo figlio dipende in gran parte dal suo atteggiamento mentale?
Diciamo che incide per un buon 80% (patologie a parte).
Hai mai osservato bene come si muove, cammina e corre. Sta dritto con la schiena o tende a incurvarsi?
Domanda retorica lo so. Puoi ripetergli di stare dritto o proporgli tutti gli esercizi posturali mirati quanto vuoi, ma se non lo metti in condizione di conoscere bene il proprio corpo c’è poco da fare.
Questi ragazzi si riscoprono adulti con gli stessi pensieri che facevano da bambini. Se durante l’infanzia le emozioni giocavano un ruolo determinante per farli vivere e agire nel presente, istintivamente, adesso il gioco è esattamente opposto. Spesso controproducente.
Difatti, lo stesso dialogo interno si attiva in automatico come una critica severa verso se stessi e le emozioni diventano macigni.
La postura che assumono e la comunicazione verso l’esterno?
Sguardo basso, spalle curve, schiena a pezzi. Movimenti e corse sbagliate.
E se provassimo a correggere la postura dei nostri ragazzi partendo proprio dal loro interno, dal modo in cui comunicano con se stessi?
Personalmente faccio così e i risultati sono sorprendenti.
Con il metodo del Mentality Coaching e le competenze da istruttore posturale e di pilates propongo un allenamento in cui il giovane atleta diventa sempre più consapevole dei propri movimenti, della propria fisicità.
Come?
Diario di bordo alla mano, test, appunti ? ed esercizi posturali.
Respirazione e introspezione sempre orientata al gioco, al movimento, alla singola disciplina e ovviamente alla giusta postura.
La vera svolta?
Quando si rende conto che se non è il primo a incoraggiarsi e a credere in se stesso nessuno potrà farlo al suo posto. Che la paura non è qualcosa di cui vergognarsi ma un bel punto di partenza per alimentare il coraggio di credere nei propri sogni.
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