“Il primo posto in cui andare a cercare risposte (sul perché alcuni tennisti esplodono ed altri non lo fanno) non è nelle gambe né nelle braccia, ma nella testa. La parte più debole del corpo…”
J. Forcades in Nadal R. Rafa la mia storia
L’importanza dell’allenamento mentale nel tennis è opinione universalmente riconosciuta. Ma pochissimi tennisti, ancora oggi, seguono un programma di preparazione mentale come si dovrebbe.
Il tennis è uno sport mentale d’elite. Per eccellenza. Il tennista si trova in uno stato fisiologico conflittuale dal momento che da una parte vuole vincere, ma dall’altra i suoi sforzi non sempre vengono premiati dai risultati.
Per cui nella mente dell’atleta scattano dei meccanismi di autodifesa. Tali automatismi lo inducono alla rabbia, alla paura, alla frustrazione, all’autolesionismo, al vittimismo. A una serie di condizioni mentali stressanti.
Come in altri sport l’allenamento mentale nel tennis stenta ancora a decollare, nonostante sia etichettato come “fondamentale”.
Ma in quali casi il tennista sceglie di allenare anche la mente?
✅ Quando percepisce che i risultati sono scadenti a causa della componente mentale e avverte la necessità di porvi rimedio.
✅ l’atleta intuisce che l’allenamento mentale è un vantaggio competitivo e decide di migliorare lavorando sodo su stesso.
A questo proposito invito a leggere il mio precedente blog su come diventare atleti mindful lavorando su se stessi.
▶️ https://www.dmpersonalcoach.it/2018/07/02/allena-mente/
Scegliere in modo consapevole di seguire un programma di allenamento mentale, soprattutto per i più giovani, è fondamentale. Difatti, il controllo emotivo richiede motivazione piuttosto che informazione.
Ed è proprio la motivazione una delle 4 micro aree su cui lavoro per allenare la mente dei tennisti. Le riassumo in sintesi.
1️⃣ MOTIVAZIONE. Ovvero la volontà dell’atleta di perseguire i suoi obiettivi nonostante le difficoltà che potrà incontrare. In questa microarea si avvia un processo di creazione di obiettivi corretti.
il tennista lavora sui propri punti di forza e di miglioramento maturando una consapevolezza fondamentale per raggiungere gli stessi obiettivi e tenere alta l’asticella della propria motivazione.
Tale processo attiva delle risorse energetiche utilissime anche in gara e soprattutto aiuta a prevenire l’abbandono precoce nei giovani tennisti.
2️⃣ CONCENTRAZIONE. Tutti i tennisti con cui lavoro e mi confronto, sostengono che in gara, la concentrazione è tutto. Di certo è una componente essenziale nel tennis.
Questo non significa che l’atleta dovrà rimanere concentrato tutto il match sulla pallina. Ciò oltre ad essere deleterio per la tattica, implica un dispendio enorme di energie mentali e fisiche.
Allenare la concentrazione significa saper passare correttamente da un tipo di attenzione ad un’altra per rimanere nella Zona Zen dell’atleta mindful.
(vedi articolo linkato in alto e non esitare a contattarmi se ne vuoi sapere di più).
3️⃣ GESTIONE DEL DIALOGO INTERNO. Aspetto fondamentale dell’allenamento mentale nel tennis è propio l’inner game. Il modo in cui l’atleta comunica con se stesso, gestisce i pensieri e trasforma tutte le interferenze in nuovi stimoli performanti.
4️⃣ ZONA ZEN. Questa quarta microarea è il luogo ideale, dentro di sé, in cui il tennista mindful che lavora con me sviluppa e migliora la propria fisiologia. Il modo in cui si muove in campo e fuori.
La consapevolezza della propria fisicità interconnessa alla forza mentale. Alla resilienza.
Come si prepara con il corpo e la mente ai vari livelli di attenzione in funzione delle scelte tecniche e tattiche, in gara e in allenamento.
Il modo in cui si alimenta e trasforma tutto ciò che ingerisce in energia.
Tutto questo e molto altro è l’allenamento mentale nel tennis. Scopri l’allenamento mentale più adatto a te anche con un percorso di Coaching on line, accessibile e leggero.
info https://www.dmpersonalcoach.it/coaching-on-line/
Daniele
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