COME PORSI E PORRE UN OBIETTIVO. MOTIVAZIONE PER IL SUCCESSO. Le persone di successo sono tali sopratutto perché sono disposte a fare il necessario per eccellere, per ottenere i risultati prefissati. Se vuoi raggiungere il successo devi essere disposto a fare tutto ciò che gli altri non sono disposti a fare, in ambito sportivo, professionale e privato.
Sostengo spesso che bisogna avere una fede incrollabile: “credere di potercela fare sempre e comunque”. Bene, starai pensando ma cosa c’entra tutto questo con la definizione degli obiettivi? Se vuoi avere successo devi sapere cosa vuoi, ovvero devi avere obiettivi chiari.
Come porsi e porre un obiettivo?
Questa mia blog sessione serve proprio a fare chiarezza nella tua testa, sostenendoti passo dopo passo. Prima però di elencarti i punti utili per lavorare sulla definizione di un obiettivo, devi rispondere ad alcune domande molto intime (prenditi anche qualche giorno di riflessione). Eccole.
a- Qual è il tuo obiettivo da sogno? Cosa vorresti davvero realizzare? Cos’è potenzialmente possibile sul lungo periodo se rimuovi tutte le barriere e allarghi i tuoi limiti?
b- Obiettivo realistico stagionale (da raggiungere entro i prossimi 10 mesi). Quale credi che sia il migliore obiettivo realistico di prestazione che puoi raggiungere quest’anno (basandoti sui tuoi livelli attuali di abilità, motivazione corrente e impegno a concentrarti sui miglioramenti)?
c- Obiettivo di auto accettazione. Puoi impegnarti ad accettare te stesso come essere umano di valore e crescere grazie all’esperienza, a prescindere dal fatto di riuscire a raggiungere il tuo obiettivo da sogno o il tuo obiettivo stagionale?
Hai risposto con il cuore allineato alla ragione? Bene, adesso scrivi (seguendo le sotto indicazioni punto per punto), uno o più obiettivi che devi raggiungere entro quest’anno in linea con l’obiettivo stagionale ma anche con quello da sogno.
Tieni presente che l’obiettivo deve:
1. avere una scadenza. Entro quando i un quanto tempo lo raggiugerai?
2. essere posto in positivo. Esempio: la mente recepisce le informazioni per immagini e non grazie alle parole. La mente non riconosce le immagini espresse in negativo, per cui se pensi e segni come obiettivo “non sgarrare con il cibo” crei nella tua testa le immagini di te che sgarri. Intendi? Segna come obiettivo, dunque, ciò che devi fare e non cosa non devi fare.
3. essere quantificabile e controllabile con dati oggettivi. Poniti obiettivi di performance e poi di risultato. Se vuoi farcela devi fare risultato ma lo stesso non è controllabile perché subentrano tanti fattori che non puoi controllare. Le tue performance invece le puoi controllare, grazie a obiettivi specifici quotidiani.
4. essere basato su capacità che possono essere apprese e non su abilità innate (per vedere il risultato come frutto dell’impegno
5. generare coinvolgimento emotivo. L’interesse genera NEUROPLASTICITA’, ovvero nuove connessioni neurali che serviranno all’azione ogni volta si presenterà un’esperienza simile e ti farà sentire entusiasta di ciò che stai facendo.
6. essere sfidante ma non eccessivamente. Deve essere alla tua portata.
7. essere strutturato in modo graduale. Avvalersi di tanti micro obiettivi specifici. La tecnica dei piccoli passi
8. essere pianificato in modo tale da poter essere ristrutturato. Poter ripartire per ritentare di raggiungere l’obiettivo.
9. essere ecologico. No tranquillo l’ambiente non c’entra nulla. Ecologico nel senso che per essere raggiunto non devi sacrificare altre cose che per te sono più importanti.
Buon lavoro. Se vuoi essere assistito nella definizione dei tuoi obiettivi da raggiungere e del tuo piano d’azione, non esitare a contattarmi.
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